I quattro moschettieri del Web: dalla Directo con furore e fantasia
22/10/2010 15:43
Sì, sono proprio loro, i maghi del web, i quattro moschettieri della Directo snc, capaci di infiammare ilcuore e il personal computer di chi vuole accedere e aspirare a nuovi spazi virtuali: Marco Ferrari, Beatrice Nolli, Enrico Nencini e Mirko Sassetti. Loro sono gli autori della grafica di Gazzetta Lucchese e loro si dilettano giorno e, talvolta, notte, a disegnare i vostri sogni. Noi, tre anni fa e voi, da oggi in poi, abbiamo dato delle indicazioni e loro le hanno sviluppate. Hanno l'ufficio in via della Polveriera 9 nel centro storico di Lucca e hanno accettato questa intervista per svelarci alcuni segreti.
Una squadra arrivata a Lucca con intenzioni... bellicose?
"La guerra è per chi vuol distruggere. Potendo scegliere tra
belligeranza e mediazione, noi preferiamo quest'ultima. Ciò non
significa non essere aggressivi o impreparati a una vera competizione professionale. Non crediamo che essere bellicosi porti da qualche parte, se non a circondarsi di conflitti. Preferiamo di gran lunga la collaborazione: abbiamo già avuto a che fare, in questi termini, con alcuni dei nostri "concorrenti". Crediamo che la nostra capacità di aggregare figure professionali per farle collaborare su un progetto sia nell'interesse di tutti. La rete è come un'enorme onda in costante crescita, che si alimenta grazie alla conquista sistematica della maggior parte dei settori di tendenza del mercato tradizionale, ma l'effetto davvero fantastico di questa cosa è la nascita spontanea di nuove aree di incontro e di lavoro per le persone: quelle occasioni in cui, appunto, viene permesso a varie persone di mettere a disposizione le proprie idee senza dimenticare i criteri di una sana competizione, fondata sulla qualità del "prodotto finale" offerto e sulla professionalità degli operatori coinvolti di creare sistemi sempre più innovativi e semplici da usare".
Di che cosa, in sostanza, vi occupate?
"Di Internet e di ciò che la rete permette di "fare". In poche parole
offriamo a quanti intendono partecipare all'era della comunicazione la nostra esperienza e conoscenza. Tanto in termini di sviluppo vero e proprio, che di consulenza. Essere un'agenzia web richiede costante dedizione: le possibilità di sviluppo offerte dalla rete sono
incommensurabili, e la nostra passione ci permette di fornire
soluzioni web sempre adatte al progetto in esame: che si tratti di un sito web istituzionale, del blog di uno scrittore o della vendita
online dell'ultima trovata tecnologica. Ci occupiamo, per la gran
parte, dello sviluppo di sistemi per la gestione dei contenuti (CMS)
ritagliati sulle esigenze del cliente. Oltre a questo ci occupiamo di
sviluppo 3D, di animazione e disegni, video di presentazione e altro ancora: quando ti occupi di computer, comunicazione e programmazione non esistono veri e propri confini stabiliti".
Cosa significa realizzare un progetto "ad hoc"?
"Internet è uno strumento incredibile. Noi lavoriamo in questo settore offrendo soluzioni personalizzate, create sulla base delle esigenze presentate dal cliente e delle nostre considerazioni: seguiamo i nostri progetti dal concepimento alla realizzazione, e le occasioni di confronto e crescita sono innumerevoli. Il nostro è un lavoro molto stimolante perché, durante lo sviluppo di un nuovo prodotto, noi stessi apprendiamo cose nuove: riguardo al nostro lavoro, dovendo adattare tecniche acquisite o svilupparne di nuove, ma anche riguardo al lavoro del nostro cliente. Chi è, di cosa si occupa, come realizza i suoi prodotti o servizi e così via. Realizzare un progetto "ad hoc" significa mettere insieme tutte queste cose e tirar fuori un prodotto unico e irripetibile".
Quali i principali problemi incontrati nell'inserirvi nella realtà lucchese?
"Inizialmente sentivamo una certa diffidenza da parte del mercato,
soprattutto nel mettere grossi investimenti nelle mani di una realtà
così giovane. Ma poi, come di solito accade con le novità, la
diffidenza si è placata, man mano che raggiungevamo i primi successi acquisendo, nei fatti, nuovi clienti e crescente visibilità. Lucca è una città molto particolare, dove riuscire a "emergere" non è esattamente una cosa semplice. Sicuramente servono qualità e
competitività, ma a quanto apre non sono gli unici ingredienti.
Fortunatamente, in confronto ad aziende che si occupano di altre cose, abbiamo il vantaggio di poter fare riferimento a un mercato idealmente privo di confini territoriali: questa opportunità è connaturata al nostro lavoro, e infatti alcuni dei nostri principali clienti non sono lucchesi".
La crisi economica ha colpito anche il vostro settore?
"Ci mancherebbe farsi scappare una cosa come la crisi! Per quanto ci riguarda, certamente c'è stato un visibile calo delle richieste.
Questo ci ha ancor di più spronato a tentare di allargare i nostri
confini, cercando nuove tipologie di cliente e investendo in
comunicazione, anche al di fuori della città".
Quali, quindi, gli ingredienti per sopravvivere e ripartire?
"Questa è una domanda molto complessa, e chiaramente non esiste una ricetta vera e propria per restare a galla in un periodo del genere. Per quanto ci riguarda, oltre a un rapporto fondato sul grande rispetto delle rispettive professionalità, è stata la passione per Internet a permetterci, fino ad oggi, di essere sempre presenti e vitali. Il web è una fonte inesauribile di energia creativa.
Quell'energia che ci consente di continuare a dare il meglio e
coglierne i frutti, nonostante gli effetti nefasti di questa
cosiddetta crisi non siano ancora esauriti. Inoltre si è dimostrato
davvero fondamentale il rapporto che abbiamo costruito negli anni con i nostri clienti".
Informatica, un mondo così vicino e così lontano allo stesso tempo. Quali suggerimenti pratici per un giovane che voglia intraprendere la vostra professione?
"Se hai un computer e ti piace starci davanti per parecchie ore, non
necessariamente in orario di ufficio, se sei in grado di dedicare
molto tempo allo studio e all'aggiornamento, se per te non esistono
"problemi" ma "opportunità di scovare una soluzione", ecco, hai quasi tutto il necessario per partire".
C'è chi sostiene che lavorare al Pc sia, in ogni caso, alienante. Voi
cosa ne pensate?
"È risaputo che lavorare - specie al PC - può dare alienazione o
diventare comunque un'attività "ingrata", ripetitiva o noiosa. Noi, in
ogni caso e per stare più tranquilli, lavoriamo al Mac. Battute a
parte, la qualità della vita lavorativa dipende molto dalle motivazioni personali, dall'ambiente, dai colleghi. Dalla capacità di
rinnovarsi quotidianamente: noi siamo "web addicted" per definizione, e siamo organizzati di conseguenza".
Al. Gra.