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Marco Migli, il direttore di Noi Tv si racconta e promette: "Se la Lucchese vince il campionato, faremo una no-stop rossonera memorabile"

27/02/2010 16:02

Si chiama Marco Migli, ha 49 anni e, dal 1992, è direttore responsabile delle emittenti televisive della famiglia Marcucci, prima Elefante Tv, poi Videomusic, quindi Noi Tv. Ne ha viste, perciò, di cotte e di crude ed è sopravvissuto sia alle prime sia alle seconde. C'è chi dice che tra le sue più grandi qualità ci siano proprio la pazienza e la perseveranza e che riuscire a restare per così tanto tempo nelle grazie della potentissima famiglia del Ciocco ne sia la prima e più importante testimonianza. Sposato, due figli giocatori di basket, carattere apparentemente tranquillo, non ama le polemiche e, se può, le evita, altrimenti, le affronta. Osservatore, in parte timido, attento, riservato, è perfettamente consapevole della vacuità di un mestiere, quello del giornalista, che riserva, sovente, più fatica che gloria. "Amo il mio lavoro - è solito dire - e, nonostante i tanti anni passati a farlo, ancora riesco a non annoiarmi. Forse avrei potuto essere più giornalista e meno direttore, più dietro alle notizie piuttosto che alla gestione di un gruppo, ma così è andata e non ho rimpianti".

Marco Migli non ama nemmeno la lite e, se non ci viene tirato proprio per i capelli, ne resta fuori. In passato, ma non è una novità, ha avuto a che fare con la tifoseria rossonera che non gli ha mai perdonato, a suo dire, l'aver dedicato sempre troppo spazio al Castelnuovo e al Viareggio e poco, pochissimo, alla Lucchese. Sono volate anche parole grosse e, perfino, qualche spiacevole episodio ai danni della troupe televisiva di Noi Tv, ma, alla fine, la nave guidata da Migli e mandata avanti da oltre venti giornalisti e tecnici ha ripreso, puntualmente, a fare il proprio lavoro. Come sempre del resto e senza aver mai smesso per alcun motivo o alcuna querelle con chicchessia. "Di certe cose non parlo - spiega - anche perché ritengo che si sia sempre cercato di fare un buon lavoro. Alla Lucchese, che è la realtà sportiva più importante della provincia, abbiamo sempre riservato uno spazio più che adeguato e anche ora, che sta dominando in lungo e in largo la seguiamo con parrticolare attenzione. Da un paio di domeniche, alle 13,30, va in onda una trasmissione pressoché in diretta dove i nostri inviati presentano, davanti allo stadio che ospiterà la gara dei rossoneri, l'incontro e le sue caratteristiche. Abbiamo acquistato i diritti televisivi anche quest'anno e così faremo l'anno prossimo in C1 se saremo promossi. Trasmettiamo la telecronaca integrale della partita la sera stessa della domenica e ora, a Giulio Del Fiorentino, abbiamo affiancato un collega, Aldo Grandi di Gazzetta Lucchese, per il commento tecnico. Per non parlare del giovedì sera, quando va in onda quella che, una volta, era Curva Ovest. Non solo. Seguiamo costantemente l'attività quotidiana della Lucchese nella parte sportiva dei nostri Tg durante la giornata. In più, stiamo studiando una sorta di No stop rossonera qualora la squadra centri la promozione. Sarà una iniziativa speciale ricca di sorprese che andrà avanti per ore. Quindi i tifosi stiano pure tranquilli, della Lucchese non ci dimenticheremo mai".

Chi lo conosce dice che conosca la televisione come le sue tasche, ne sia, cioè, un conoscitore esperto e capace. Non a caso è al vertice di un consorzio regionale che racchiude le più importanti emittenti provinciali e che possiede l'esclusiva come service della Rai. Migli è anche nel consiglio nazionale dell'associazione che racchiude le Tv private della penisola. Il direttore di Noi Tv, si racconta, è uno che lavora senza tanti problemi e senza lamentarsi più di tanto, pretendendo molto da sé e dai suoi collaboratori. Non ha in simpatia chi troppo esita ese c'è da buttarsi in una nuova avventura televisiva, presto o tardi che sia, la parola d'ordine è gettarsi nel vuoto che a correggersi, poi, c'è tempo. A tratti geniale, furbo, competente, scaltro, mai superficiale e sempre pronto alle innovazioni, sa benissimo che condurre una televisione con oltre 20 dipendenti nei meandri di una informazione che ha anche a che fare con le necessità della coesistenza pacifica con enti e partiti, è impresa ardua se non impossibile. Non sopporta le intimidazioni e, per queste, è disposto anche ad andare fino in fondo. Difende il lavoro dei colleghi, ma non può non cercare pace anche quando imperversano nuvolaglie di guerra. Le sue intuizioni lo hanno reso famoso nell'ambiente: è sato lui, in tempi non sospetti, a inventarsi gli auguri natalizi con i giornalisti e i tecnici nei panni di altrettanti Babbo Natale. Lo hanno copiato in tanti, poi, a cominciare da Italia 1. Se gli si domanda che cosa desiderebbe, ci si sente rispondere di poter continuare a fare di Noi Tv una realtà televisiva sempre più presente tra la gente che vive in questa provincia.

Marco Migli è nato a Pontedera nel 1960, Giornalista iscritto all’Ordine dal 1979, è attualmente Direttore Generale di Noi Tv e Direttore Responsabile del TgNoi, telegiornale della stessa emittente. Nel settore radio tv ha iniziato la propria esperienza professionale nel 1975 collaborando con una delle prime radio libere italiane – Radio Toscana Libera – per poi passare a dirigerla ed iniziare dopo in tv come corrispondente con Teleciocco. Negli anni 80 ha diretto il circuito nazionale Elefante Tv ed è stato tra i promotori dell’associazione tv Fierti, ha avviato Videomusic in qualità di direttore responsabile e ha successivamente coordinato la fase di start-up di VideoShop e Retemia. Dal 1999 è Presidente di Internews, società consortile composta da tv locali della Toscana la quale fornisce immagini, news e servizi televisivi alla Rai ed ai telegiornali delle tre reti nazionali. In ambito associativo ha partecipato alle trattative per il rinnovo del CCNL AERANTI-CORALLO/FNSI e dal 1 luglio 2006 fa parte del Consiglio nazionale AERANTI.

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