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Oltre cento anni di ritratti e personaggi

Eziolino Capuano e quei giorni passati a casa del presidente Fouzi Hadj

25/03/2010 00:03

Chi non l'ha visto, qualche volta, arrabbiarsi in qualche intervista a qualche radio privata del Sud, magari dopo una gara infuocata e lui a sbracciarsi in panchina, più spesso in piedi, a smadonnare o a prendersela con l'arbitro, i guardalinee e i giocatori avversari? Piccolo, simpatico, guascone, iracondo, a Lucca non sarà un ex, ma c'è andato molto vicino. Ezio, Eziolino per gli amici, Capuano, 45 anni, originario di Salerno, attualmente allenatore senza... società né squadra, visto che il suo Potenza in C1 è stato radiato e il presidente arrestato, ricorda benissimo la disavventura... rossonera. Guarda caso, anche per la Lucchese Libertas 1905 di Fouzi Hadj, il destino è stato analogo o quasi, quantomeno per le manette scattate ad entrambi i numeri uno.

Capuano, non si può dire che lei abbia la vita facile visto quello che è appena successo con il Potenza.

"Effettivamente è così. Abbiamo fatto un miracolo riuscendo a racimolare qualche punto nelle ultime gare e, ora, ecco la azzata: senza una lira e con presidente e amministratore arrestati".

Avete presentato ricorso contro la decisione della corte di giustizia federale di radiarvi dal campionato.

"Sì, adesso stiamo aspettando la risposta. Intanto, però, abiamo perso la partita di domenica scorsa per 3 a 0 a tavolino contro il Foggia. Sono schifato. Io sono un giustiziere e credo che chi sbaglia debba pagare fino in fondo, ma qui pagano sempre i più deboli. Inoltre questa radiazione a sette giornate dalla fine falsa l'intero campionato".

In che senso?

"Nel senso che chi ha perso o pareggiato con noi, ora vede le prossime avversarie vincenti per 3 a 0 senza nemmeno scendere in campo. Non mi sembra tanto giusto no?".

Hanno arrestato anhe l'ex presidente della Lucchese Fouzi Hadj.

"Sì, l'ho saputo. Purtroppo è arrivata anche questa notizia. Chi sbaglia, ripeto, deve pagare, ma io ricordo Hadj come una persona vogliosa di riportare la Lucchese nel calcio che conta, entusiasta, sicuramente deciso a raggiungere l'obiettivo di raggiungere livelli più alti".

Lei fu ad un passo dallo sbarco in rossonero?

"Esatto. Poi, però, non se ne ce più niente. Era l'estate del 2007".

Come andarono, effettivamente, le cose?

"Semplice. Fui contattato da Fabrizio De Poli il quale mi fece firmare un contratto che io, successivamente, strappai quando venni squalificato per sei mesi non potendo, quindi, sedere sulla panchina di alcuna squadra di calcio. Peccato, perché stavamo mettendo su una bella formazione. Con De Poli ci incontrammo più volte al Versilia Holida proprio fuori il casello di Forte dei Marmi. Più volte sono stato anche a Pieve Ligure, nella villa del presidente. Avevamo già preso qualche giocatore e ne stavamo trattando altri".

Ad esempio?

"Avevamo già preso Gennaro Esposito che era con me alla Juve Stabia, poi Baclet, anche lui sempre nelle Vespe giallonere; volevamo Ginestra, Russo, D'Anna che era al Pisa. Hadj mi diceva che voleva entrare nel grande calcio, che era stanco di spendere i soldi che aveva speso nelle precedenti stagioni e ora voleva, finalmente, vincere. Io la ricordo come una bella persona, uno che dava entusiasmo".

Tutto è, invece, finito male. Ha ricevuto un regalo per il disturbo dal presidente?

"No, il più bel regalo per me sarebbe stato allenare la Lucchese".

Aldo Grandi

Fanini Group

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