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Oltre cento anni di ritratti e personaggi

Lucas Correa, alla Lazio, ma con il sorriso spento sulle labbra: "Vorrei giocare qui o da qualche altra parte. La Lucchese? Cinque mesi bellissimi. Sono felice che sia tornata dov'era"

11/10/2010 22:48

Lo ricordate? Sì, proprio lui, Lucas Correa, arrivato a Lucca grazie ai buoni uffici di Donato Di Campli, procuratore di Francesco Di Gennaro e avvocato a Lanciano. Giocò cinque mesi, ma, pur dimostrando alcune doti non disprezzabili, non ebbe quel successo che ci si aspettava. Da allora ha girato l'Italia nelle squadre di serie C restando, però, sempre di proprietà della società del presidente Lotito che, adesso, lo ha messo fuori rosa senza spiegargliene il motivo. Lui, così, si sta allenando a parte, emarginato dalla società, in attesa di una collocazione. Correa ricorda ancora Lucca e la Lucchese, un periodo, a suo dire bellissimo. Strano per un calciatore. Essere in serie A e alla Lazio è un sogno per molti, un incubo per Lucas Correa. 

Partiamo dalla situazione attuale che sta vivendo nella Lazio.

"In questo momento purtroppo non ho la possibilità di allenarmi con il gruppo e quindi essendo emarginato neanche quella di giocare, purtroppo dopo il calciomercato non è cambiato nulla e sono rimasto come altri miei compagni al di fuori della rosa, sicuramente penso di non meritare questo trattamento, visto che da quando sono tornato mi sono messo a disposizione e finchè mi è stata data la possibilità mi sono sempre allenato bene ed in modo coscenzioso,ma la società ha deciso in maniera diversa e non c'è stato nulla da fare".

Quali pensa possano essere gli sviluppi della situazione?

"Spero con tutto il cuore che questa situazione cambi al più presto,anche perchè in questo modo non ci guadagna nessuno, ne io a non giocare ne la società a pagare un giocatore che non utilizza".
 
Ha avuto problemi anche con mister Reja?

"No, con il Mister ho instaurato sin da subito un bel rapporto ed all'inizio partecipavo sia agli allenamenti che a qualche partita,il problema non è lui ma la società!".
 

Quindi sta attendendo la naturale scadenza del contratto o spera di essere collocato in qualche squadra a gennaio?

"A gennaio in un modo o nell'altro la situazione dovrà essere risolta o trovando una sistemazione in una squadra che mi permetta di giocare oppure in via giudiziaria,da parte mia ero stato disponibile ad andare a giocare da qualche altra parte rinunciando agli emolumenti della Lazio, ma neanche questo è andato bene, hanno altri pensieri in testa che non riesco a comprendere".

Passiamo a qualcosa di più sereno,cosa le è rimasto della sua esperienza lucchese?

"Sono stati 5 mesi bellissimi, purtroppo con la squadra non è andata come volevamo, abbiamo sbagliato diverse partite e nel calcio purtroppo chi sbaglia paga, altre squadre vincevano le partite mentre noi ci eravamo arenati,comunque si era creato un bel gruppo e non c'erano almeno problemi di spogliatoio, ma si era probabilmente inceppato qualcosa a livello mentale".
 

E'  ancora in contatto con qualcuno di quel gruppo?

"Si, con alcuni compagni ancora ci incontriamo e qualche volta giochiamo anche,comunque sicuramente in quei cinque mesi quelli con cui avevo legato di più erano Di Gennaro, Aurelio e Castelli che sono rimasti comunque buoni amici".
 
Segue ancora la Lucchese?

"Certamente, seguo molto in generale il campionato di C, ma un'occhio speciale e particolare va alla Lucchese, sono stato molto contento dopo quello che era successo di vedere che sono prontamente risaliti nella categoria che gli apparteneva,anche perchè lo merita la città, i tifosi e tutte le persone che nei cinque mesi che ho passato da voi mi hanno fatto sempre sentire come a casa".
 
Andrea Pasqualitti

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