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Oltre cento anni di ritratti e personaggi

Igli Vannucchi e la Lega Pro: "In questa categoria chi ha più fame e più agonismo ottiene sempre risultati positivi. La Lucchese? Peccato non si sia trovato un accordo: il mister era strafelice del mio ritorno in rossonero, ma la società non era interessata".

25/10/2010 22:05

Igli Vannucchi, un passato in rossonero, oltre 420 partite tra serie A e B con 50 e passa gol, un'Olimpiade giocata a Sidney, la conquista di un posto storico in Uefa con l'Empoli. Tante squadre cosiddette grandi che nel corso degli anni si sono interessate a lui, ha ricominciato pochi giorni fa come un giovane di belle speranze una nuova carriera in Lega Pro nello Spezia dopo essersi allenato durante l'estate con una formazione di dilettanti a conclusione del suo lungo rapporto con l'Empoli. Vannucchi accetta di parlare di sé al presente e al passato.

Ha bagnato l'esordio casalingo vittorioso contro il Verona con un gol, poteva chiedere di più?
"Sinceramente no, è stata una bellissima sensazione, ho trovato, da quando sono arrivato in squadra, a parte il gol e la vittoria di ieri, un ambiente eccezionale, uno spogliatoio omogeneo e sereno, una società ambiziosa che vuole ritornare nel torneo cadetto ed una squadra che piano piano sta prendendo forma e quindi di conseguenza arriveranno anche altri risultati positivi".

Un calciatore con la sua esperienza, con centinaia di partite giocate tra serie A e serie B, una olimpiade, l'Uefa con l'Empoli, come si è calato nella nuova esperienza scendendo di categoria?
"In un attimo: dopo tre minuti ho preso un cazzotto in testa ed una ginocchiata sulla schiena, mi sono detto... forse funziona così, ho iniziato anche io ad affondare i tackle e a non tirare indietro la gamba, a quel punto gli avversari mi hanno detto, 'Ma come un centrocampista con la tua classe e la tua esperienza gioca così?' Dopo la partita è andata avanti abbastanza serena e non ho trovato, tranne l'agonismo esasperato, molto altro di diverso rispetto alle serie superiori".

A proposito di agonismo, la Lucchese ha fatto 2 punti nelle ultime sette partite, ed uno dei motivi sembra proprio la mancanza di agonismo e di cattiveria, che ne pensa?
"In questa categoria mi sono subito reso conto, anche parlando e vedendo i miei compagni, che a chi ha più fame, a chi ci mette più agonismo, a chi lotta di più le cose girano a favore e di conseguenza anche i risultati, per esempio per battere il Verona abbiamo faticato parecchio, abbiamo avuto molte occasioni, ma ad un certo punto stavamo per essere puniti: hanno preso un palo a porta vuota. Questa è la conferma di quello che dicevo prima".

Per avere queste qualità, quindi non basta assolutamente essere giovani. Con la nuova regola, nella vostra squadra convivono giovani e diciamo giocatori più esperti, come vanno le cose?
"Sicuramente come dicevo all'inizio, ho trovato uno spogliatoio molto compatto e sereno, non avvertiamo molto questa nuova regola, in quanto la società e soprattutto il mister, come loro modus operandi hanno quello di far giocare chi sta bene e chi può garantire migliori prestazioni partita per partita".

Capitolo Lucchese: in estate era stato avvicinato il suo nome alla Lucchese, come mai non se ne è fatto nulla?
"Per chiarire la situazione devo dire per prima cosa che sono stato io che mi sono proposto e non loro ad avermi cercato. Detto questo, però, devo anche aggiungere che non mi hanno preso proprio in considerazione visto che non abbiamo avuto nessun colloquio. Sicuramente Igli Vannucchi non interessava".

Ha avuto la senzazione che alle spalle di questo mancato interesse ci fosse una scelta tecnica oppure dell'altro?

"Scelta tecnica sicuramente no, ho avuto il gradimento di Mister Favarin che era strafelice rispetto ad un mio ingaggio, la risposta l'ho avuta tramite i giornali da Giovannini che ribadiva il mancato interesse nei miei confronti, quindi se devo tirare le somme, è stata una scelta societaria, hanno puntato molto sui giovani ma a quanto vedo purtroppo ad oggi non hanno avuto i risultati che si aspettavano. Seguo la Lucchese tramite alcuni amici e spero comunque che la situazione si possa ribaltare e che riesca a fare un campionato tranquillo concludendolo con la salvezza".

A questo punto da una situazione estiva negativa, ne sè comunque uscito in modo positivo?
"Assolutamente sì, sono strafelice della scelta di Spezia, già dai primi giorni mi sono sentito come a casa, quindi tutto okay".

Andrea Pasqualitti

Fanini Group

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