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Oltre cento anni di ritratti e personaggi

Giovanni Valentini: "Stadio e classifica? Sono due cose diverse. Noi spendiamo 150 mila euro al mese e in cambio abbiamo ricevuto solo chiacchiere. Quando avremo degli atti concreti, allora vedremo di andare avanti anche con il progetto sportivo"

13/12/2010 12:33

Ascolta, sopporta, commenta, poi, però, esplode. Uno sfogo imperioso che non ammette repliche. Da parte di nessuno, tifosi compresi. E lo erutta, come un vulcano, quando gli si fa notare che non sarà facile ricevere molti consensi alla realizzazione del nuovo Porta Elisa quando si ha una squadra che, a malapena, riesce a lottare per non retrocedere. Giovanni Valentini, allora, si arrabbia di brutto e reagisce come una furia.

Valentini, un'altra sconfitta.

"Lo so, purtroppo c'è qualcosa che non va, ma criticare o infierire, adesso, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa"

Forse c'è qualcuno che ha sbagliato qualcosa...

"Già, probabile. Certamente qualcuno dovrà farci una relazione a fine stagione e vedremo che cosa è accaduto a questa squadra che fino a qualche tempo fa volava e, adesso, si è come spenta".

Ma lei un'idea ce l'ha?

"Io ce l'ho, ma me la tengo per me". 

Certo bisognerà fare qualcosa, pretendere di fare un investimento di 40 milioni di euro e avere una squadra che rischia la C2 non è il massimo.

"Le due cose non vanno necessariamente a braccetto".

Può darsi, ma chi glielo va a dire a chi dovrebbe dare assenso e approvare che uno stadio da 40 milioni di euro servirà, forse, per una squadra retrocessa?

"Adesso basta. Non ci sto a questo gioco. Guardi che se la città di Lucca non vuole il calcio di qualità non è un problema. Ma sa quante famiglie si pagano con i soldi che noi spendiamo per la Lucchese? A nostro avviso ci sono cose più importanti se proprio vogliamo dirla tutta. Io credo che la città debba saper aspettare e avere fiducia perché siamo noi, i primi, a volere una Lucchese forte e in categorie ben maggiori di quella in cui si trova ora".

La prende alta...

"Sì, perché sono stanco di sentire sempre i soliti discorsi. Qui la verità è una sola: non c'è stato, fino ad oggi, un solo lucchese che abbia deciso di entrare a far parte di questa compagine sportiva. Tanti pourparler, qualche interessamento, ma, atti concreti, non ne abbiamo visti. Anzi, ora come ora ci sarebbero solo imprenditori che vengono da fuori. I lucchesi, magari, potrebbero investire, dicono, ma aspettano che il progetto vada avanti e, allora, dico io, siamo tutti bravi a fare questo anche se è indubbio che fino a oggi non ci sono state che chiacchiere, ma pochi fatti".

In che senso?

"Glielo dico io in che senso. Ma si rendono conto i nostri sostenitori e la città tutta, che una cosa sono le promesse e un'altra gli atti concreti? Ebbene parole e promesse ne abbiamo avute, ma di fatti ne mancano eccome. L'approvazione definitiva della variante è un atto concreto, così come la concessione per 99 anni dello stadio e come i permessi per costruire. Tutti questi sono atti concreti che, al momento non ci sono. Per cui, se permettete, Giuliani e Valentini stanno facendo anche troppo".

Una minaccia?

"Ma quale minaccia! E' la realtà. Come possiamo investire ulteriormente quando nemmeno sappiamo se questo progetto avrà un buon esito finale? La verità è che questa è una squadra che vale la situazione che abbiamo in questo frangente, una situazione tutt'altro che definita e dove non ci sono matematiche certezze. Se c'è qualcuno che vuole farsi avanti, prego si accomodi".

Adesso arriveranno nuovi soci?

"Ma quando? Io spero che qualcuno arrivi entro la fine dell'anno, ma, al momento, ci sono solo dei forti interessamenti, ma di firmato non c'è alcunché anche perché la prima cosa che mi chiedono è lo stato delle trattative per la realizzazione del progetto".

C'è il mercato per rinforzare la squadra?

"Se serviranno un paio di elementi non ci tireremo indietro, peraltro mi stanno dicendo un gran bene per quel ragazzo che si sta allenando con noi e che proviene dalla Ternana".

E' andata male quest'anno.

"Sta andando male, ma era evidente che questo era un anno interlocutore in cui avremmo dovuto gettare le basi per il futuro. Dovevamo solo salvarci e ci salveremo. Poi, a fine stagione, chiederemo conto del perché questa formazione ha riscosso applausi e successi per i primi sei mesi dell'anno e soltanto critiche e qualche vago riscontro negli ultimi sei, ma adesso non ha senso parlare di questo argomento. Se ci sarà da intervenire, a gennaio, lo faremo e ci sta già pensando chi di dovere, ma deve essere chiaro che la Lucchese, a Giuliani e Valentini, costa 150 mila euro al mese non briciole. E in cambio abbiamo avuto solo parole e niente di più".

Aldo Grandi

Fanini Group

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