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Oltre cento anni di ritratti e personaggi

Marotta ha un conto aperto: "L'appuntamento con la serie B è solo rinviato. La mia migliore partita in rossonero? Quella con il Foggia"

21/02/2012 08:26

Era tanto che non sentivamo Alessandro Marotta. Di acqua sotto i ponti ne è passata e addirittura il bomber napoletano non gioca più nel Bari ma da gennaio è allo Spezia. Lo sentiamo con grande piacere e parliamo di quello che è successo a Lucca, ma anche della sua avventura con gli "aquilotti" e del suo passaggio in Serie B. È sempre il solito, dice quello che pensa e lo fa capire con un fare abbastanza gioioso e aperto come del resto fanno tutti i napoletani.

"Lo scorso anno a Lucca non c'era la società, da gennaio non abbiamo preso nemmeno un euro, eppure siamo andati avanti impegnandoci e provando a fare qualcosa di buono oltre alla salvezza, ma purtroppo i play off sono svaniti e non siamo riusciti a conquistarli. È stata una stagione particolare dove il pubblico, ad un certo punto, contestava tutta la squadra a parte il sottoscritto e di questo non posso essere che contento. Forse i tifosi della Lucchese non capirono che in quel frangente stavamo andando in campo con il massimo dell'impegno, senza esser pagati e che non era la cosa più logica contestarci".

A parte questo, quali ricordi ha della "piazza" di Lucca?
"Molto belli e ci tengo a ribadire un aspetto: con me il pubblico si è comportato molto bene e mi ha dato grande affetto e di loro non posso che avere un buon ricordo. Ma ripeto, sono stato dispiaciuto soltanto per la squadra".

Sperava di aprire un ciclo nella nostra città?
"Eccome no? Bastava che ci fosse un progetto serio e con la voglia di vincere e sarei rimasto senza ombra di dubbio. Sono tornato a Lucca anche poche settimane fa per salutare gli amici del ristorante "Gli Orti" e per fare due passi, a testimonianza del fatto che sono rimasto molto legato alla vostra città".

È informato su quanto successo alla Lucchese?
"So che è dovuta ripartire dall'Eccellenza e questo mi rende molto triste. Lucca non merita di stare in una categoria quasi sconosciuta come l'Eccellenza, spero proprio che possa tornare in fretta nel calcio che conta. Mi auguro che il nuovo presidente e i soci possano essere quelli giusti per portare avanti progetti importanti".

Qual è stata la sua miglior partita della scorsa stagione?
"Quella contro il Foggia. Penso che non ci siano dubbi, anche perchè in quell'occasione feci una tripletta".


A livello personale è rimasto soddisfatto della scorsa stagione?

"Un po' di rammarico per le squalifiche che ho preso, questo sì, anche se non credo sarebbe cambiato molto fossi stato in campo tutte le gare perchè ripeto: quando non c'è società, non è che i giocatori possano fare tutto da soli. Forse i play off erano un obiettivo troppo importante per noi e per la nostra rosa".

Ci parli di lei.
"Lo sapete, sono una persona che ha sempre voglia di arrivare. Mi sono giocato la carta in Serie B a Bari e sono andato in Puglia con grande voglia di fare ma non ho sentito la fiducia nei miei confronti da parte dell'ambiente".

Eppure c'è un allenatore come Torrente che l'ha già avuta a Gubbio.
"È vero ma nel calcio non c'è riconoscenza. Questa squadra non ha un gran gioco e non sono stato messo nelle migliori condizioni per poter fare gol. Bene o male fino a gennaio ho giocato quasi tutte le partite senza essere così incisivo come avrei voluto visto che sono riuscito a segnare soltanto tre reti".

Per quale motivo è approdato allo Spezia?
"Perchè la società ligure mi ha voluto subito e ha progetti molto importanti. Il nostro obiettivo è quello di vincere il campionato e se non ci riusciremo quest'anno lo faremo il prossimo. Il presidente è una persona molto ricca che vuole portare la sua squadra in Serie A".

Da quello che abbiamo capito, si trova bene.
"Certo, sono molto felice di questa opportunità e spero di tornare in Serie B con questa maglia. Se non sarà quest'anno, ci proveremo il prossimo, ma ci sono giocatori molto forti che possono farci fare il salto di qualità anche in questa stagione".

Lei per il momento ha messo a segno un solo gol.
"Esatto, ma ho giocato soltanto due partite da titolare e le altre due sono entrato per venti minuti di gioco. Non ci sono più tante gare da qui alla fine e devo affrettarmi a segnare qualche gol per riuscire a portare la mia squadra in Serie B".

Essere andato a Spezia è un punto di arrivo o un punto di partenza?
"Sono tornato in Lega Pro 1 per provare a vincere il campionato e ritrovare la giusta fiducia. Spero di ritornare in Serie B molto presto e magari di arrivare in Serie A".

C'è chi dice che la Lega Pro è più dura rispetto allo scorso anno.
"Sono d'accordo. In questa stagione molte società hanno speso un sacco di soldi e in questa categoria sono arrivati giocatori che lo scorso anno erano in Serie B o in Serie A, quindi il livello si è inevitabilmente alzato".

Sente ancora qualche suo compagno della Lucchese?
"Lollini, Piccinni, Baldanzeddu, Bova, Grassi, etc, etc. Ecco, a proposito di Grassi sono rimasto stupito che a luglio non sia riuscito a trovare una squadra perchè un centrocampista che ha segnato nove gol doveva essere acquistato da una compagine importante. Con tutto il rispetto credo che Gigi debba stare in una squadra di Lega Pro di vertice, ma anche in Serie B. Finora ha fatto 12 gol nella sua squadra, ma non avevo dubbi perchè in quel campionato fa la differenza".

Come vanno le cose in famiglia?
"Molto bene, da sei mesi è nata mia figlia Maddalena e sono veramente soddisfatto di tutto quello che mi sta accadendo".

Diego Checchi

Fanini Group

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