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La favola di Diego Vannucci, iniziata con una maglia rossonera, finalmente profeta in patria

08/06/2012 16:57

La favola di Diego Vannucci è tutta da raccontare. Il difensore di Carrara si sta togliendo grandi soddisfazioni e la sua parabola importante è iniziata proprio con i colori rossoneri. È giusto che sia lui a raccontare tutte quelle che sono state le sue emozioni con la Lucchese, ma soprattutto questa metamorfosi che lo ha fatto diventare uno dei terzini migliori della Prima Divisione. Quando lo contattiamo telefonicamente e gli parliamo dei colori rossoneri, è entusiasta e lo fa capire senza mezzi termini.

 "Lucca mi è rimasta nel cuore e chissà che un giorno la mia strada e quella della Lucchese non si possano rincontrare. Me lo auguro fortmente. Adesso sono della Carrarese e spero che questa società riesca a mettere a posto tutte le sue questioni economiche e poi soltanto dopo che la situazione societaria si sarà normalizzata, parlerò con il nuovo direttore sportivo per vedere il da farsi sul mio conto. Ho ancora un anno di contratto con la squadra della mia città".

Appunto, lei è un profeta in patria.
"Quando sono andato via dalla Lucchese durante il ritiro precampionato in Prima Divisione avevo molti dubbi perché non avevamo una squadra ben precisa e ero un po' dubbioso sul fatto di dover giocare nella mia città. poi le cose si sono sistemate e sono arrivati giocatori importanti e siamo riusciti a vincere il campionato. Adesso sono veramente felice di poter giocare nella Carrarese e quando sono sceso in campo ho sempre dato il 200 per cento di me stesso dato che stavo giocando di fronte a persone che in definitiva sono anche miei amici".

Come ha trovato il campionato di Prima Divisione?
"Sono dell'avviso che a livello fisico bisogna star bene in tutti i campionati che vai ad affrontare mentre a livello tattico e tecnico la situazione è diversa dato che scendono in Prima Divisione dei giocatori che hanno giocato in categorie superiori. Comunque sia me la sono cavata piuttosto bene".

Su di lei ci sono concentrate le attenzioni di squadre di Serie B.
"Non posso negarlo. Già nella scorsa estate, ma anche a gennaio del 2012, qualcosa c'è stato ma poi non se ne è fatto più di niente e sono rimasto alla Carrarese. Non nascondo che darò tutto me stesso per poter arrivare in categorie superiori per poter giocare con elementi che fino ad ora vedo soltanto in televisione".

Parliamo della sua esperienza a Lucca.
"Non ci sono parole per poterla definire, sono stati due anni fantastici che hanno coinciso con la vittoria di due campionati. Che cosa chiedere di più? Ci sono stati tanti momenti emozionanti che porterò sempre nel mio cuore. Eravamo una squadra forte sotto tutti i punti di vista e poi da Lucca è partita la mia nuova carriera".

Ecco, è stato Favarin a cambiarle il ruolo?
"Prima giocavo da centrocampista centrale poi è stato lui a spostarmi nel ruolo di esterno di sinistra di centrocampo dato che giocavamo con la difesa a tre. In quel ruolo mi sono affermato e potuto dare il mio contributo da protagonista. Poi sono passato anche a fare il terzino sinistro nella difesa a quattro e devo dire che mi sto perfezionando molto in questa posizione anche se devo ancora imparare tanto in fase difensiva".

Qual è stata la sua partita più bella con la maglia rossonera?
"Non ne ricordo una in particolare perché ce ne sono state tante".

E una di quest'anno?
"Il derby d'andata contro lo Spezia dove passammo in svantaggio e poi riuscimmo a capovolgere il risultato facendo impazzire il pubblico di Carrara".

Se le avessero detto cinque o sei anni fa che sarebbe arrivato fino alla Prima Divisione, che cosa avrebbe risposto?
"Mi sarebbe sembrato un sogno, anche se ci speravo. Ho fatto tanta gavetta per arrivare fino a qui e devo dire grazie alla mia famiglia ma anche a tre compagni che mi hanno aiutato molto nella mia crescita: Chadi, Mariotti e Pera".

Se l'aspettava che la Lucchese dovesse ripartire dall'Eccellenza?
"Non pensavo potesse mai accadere, ma nel calcio di adesso ci può stare di tutto. La nuova società dell'Fc Lucca ha vinto subito il campionato e spero di poterla vedere almeno in Prima Divisione nel più breve tempo possibile anche se questa "piazza" meriterebbe qualcosa di più".

Che cosa pensa dei fatti successi nel calcio odierno?
"Mi fa male sentire queste cose. Non posso pensare che magari un compagno di squadra, mentre stai dando il massimo per vincere la partita, ti possa remare contro perché ha scommesso su un altro risultato. Mi auguro che chi ha sbagliato paghi e che la giustizia possa fare il suo lavoro in maniera completa. Sono uno che crede ancora molto nel calcio pulito e nel lavoro che viene fatto durante la settimana".

Ci puoi dire un suo pregio e un suo difetto?
"Il mio pregio è la forza di volontà, mentre il difetto è la permalosità".

Qual è il suo modello di calciatore?
"Ce ne sono tanti, ma per caratteristiche dico Fabio Grosso".

Qual è il suo compagno che l'ha impressionata di più?
"Andrea Russotto con il quale ho giocato quest'anno alla Carrarese. Lui fa cose che sono fuori categoria ed è per questo che ha giocato anche in Serie A".

Diego Checchi

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