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Oltre cento anni di ritratti e personaggi

Matteo Bertoli, un anno a Lucca con rimpianti: "Ci siamo fidati di certe persone che poi non hanno mantenuto le promesse, ma il calcio è anche questo"

10/07/2012 09:33

Un anno soltanto di permanenza nella Lucchese ma tanti bei ricordi e un pezzo di cuore lasciato nella nostra città. Matteo Bertoli, difensore che nella stagione appena conclusa ha scelto di scendere in Seconda Divisione per disputare un campionato da protagonista con la maglia dell'Entella Chiavari, ha parlato della sua avventura nel calcio in un'intervista a Gazzetta Lucchese, toccando anche argomenti interessanti e che devono far riflettere. "Diciamo che nella stagione appena conclusa ho giocato molto segnando anche tre reti: uno su rigore e due di testa".

Rimarrà all'Entella?
"A Chiavari mi sono trovato bene, ma purtroppo la stagione è finita male perché abbiamo perso la finale play off contro il Cuneo e non siamo riusciti a conquistare la promozione. Quindi la società mi ha fatto capire di guardarmi intorno per potermi trovare un'altra sistemazione. Ho ancora un anno di contratto con l'Entella e fino al momento in cui non avrò trovato un progetto serio e che mi permetta di esprimermi al meglio, rimarrò a Chiavari. Adesso il calcio mercato è piuttosto difficile. Spero di aver trovato una soluzione che accontenti tutte le parti in causa prima del 31 agosto".

Che ricordi ha di Lucca?
"Ho un ricordo fantastico. Mi sono divertito nella vostra città ed ho disputato partite che mi sono rimaste dentro. Purtroppo è andata come è andata, altrimenti sarei voluto rimanere anche più di un anno. A Lucca ho stabilito un buon rapporto con tutti e ho conosciuto persone splendide anche al di fuori del calcio".

Si aspettava che finisse così?
"Francamente da gennaio c'erano sentori che le cose non andassero nel verso giusto. Tutti noi ci siamo fidati di certe persone che poi non hanno mantenuto le promesse, ma il calcio è anche questo. In questo mondo ci sono persone corrette, come credo di essere io, e persone scorrette".

Ha seguito la ripartenza rossonera?
"Certo, mi sento ancora con Paolo Gianni e mi ha aggiornato su tutto quello che è succeso a Lucca e su la ripartenza di una società molto solida che ha vinto il campionato di Eccellenza. Spero proprio che la Lucchese possa tornare ad alti livelli nel più breve tempo possibile".

Quanti anni vuol giocare ancora a calcio?
"Ho 29 anni e quindi mi piacerebbe giocare ancora tanto. Vado in cerca di un progetto solido che mi permetta di giocare in un ambiente per più di un anno e magari che mi possa aiutare anche per il dopo carriera, visto che la mia intenzione è quella di provare a fare l'allenatore".

A chi si ispira?
"Diciamo che ho appreso qualcosa da tutti gli allenatori che ho avuto, ma penso che ognuno debba essere sempre e comunque se stesso in ogni momento della vita".

Ha qualche rammarico finora?
"Non credo perché sono sempre stato uno che quando ha dovuto dir qualcosa lo ha fatto senza farsi tanti problemi avendo sempre rispetto per gli altri".

Che cosa ne pensa del risultato dell'Italia agli Europei?
"Credo abbia fatto il massimo e che abbia perso contro la squadra più forte di tutti".

Un giudizio su ciò che sta accadendo nel calcio scommesse.
"Preferirei non addentrarmi tanto in questo argomento, anche perché se uno ha sbagliato è giusto che paghi. Non concepisco nemmeno il fatto che ci possano essere questo tipo di situazioni..".

Se le dovessero proporre di tornare a Lucca che cosa risponderebbe?
"Mai dire mai, ma ci vorrebbe un progetto molto serio e duraturo".

Diego Checchi

Fanini Group

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