Galleria Rossonera
Oltre cento anni di ritratti e personaggi
Fanini: "Aderisco alla iniziativa: comprerò una quota per salvare la Lucchese". La storia del patron di Amore&Vita McDonald's vista attraverso i colori rossoneri
05/07/2008 20:33
Ivano Fanini, tramite un comunicato stampa, è tornato sugli
ultimi sviluppi della questione Lucchese. Eccone il testo, con una
ricostruzione degli ultimi anni di gestione rossonera e alcune
affermazioni che faranno sicuramente discutere. Ma soprattutto con la
disponibilità economica a far parte dell'iniziativa in corso per
salvare la Lucchese.
Fanini, nella sua nota, ripercorre anche la sua lunga storia
in... rossonero, dai tempi eroici di Maestrelli e Grassi ad oggi,
quando gli va riconosciuta l'onestà di aver pensato sempre quello che
non ha detto pubblicamente per rispetto del lavoro altrui e della
dirigenza rossonera. Ivano è un sanguigno, a volte può esagerare, ma
non ha mai avuto peli sulla lingua. Diretto, perfino spietato, ha
combattuto battaglie durissime nelle quali ha anche perduto qualcosa,
ma guadagnato sempre il rispetto di chi lo conosce. Certo, non sarà un
santo, ma nemmeno lo ha mai preteso e, soprattutto, non ha mai fatto
promesse a destra e a manca.
"Sono veramente rammaricato - ha esordito - per la fine che sta
facendo la Lucchese. Peccato che il sindaco non ha seguito il mio
consiglio telefonando subito a Berlusconi. Sono sicuro che abbiamo
perso l'unica occasione che ci poteva essere per salvare tutto. In
questo momento, pur non essendo un uomo di calcio, da sportivo penso a
tutti i bei momenti che ho passato a cominciare da quando il sindaco
Fazzi mi portò il Presidente Aldo Grassi nel '98 presso la mia sede per
diventare il primo sponsor sulle maglie da gara. E così stato fatto per
5 anni. Sono stati anni entusiasmanti anche a livello sportivo,
sfiorando in due occasioni la promozione in serie B. In quegli anni ho
conosciuto tanti sportivi e tifosi cos appassionati da farmi
impressionare".
"Il rapporto con Grassi - va avanti il patron di Amore&Vita
McDonald's - e con la sua famiglia è stato magnifico. Nutro grande
stima per lui perché lo ritengo un imprenditore molto corretto e uomo
di sani principi. Siamo rimasti tuttora amici. Ricordo le belle cene in
sua compagnia e insieme a Castellacci e relative famiglie. Lucca ha
avuto grandi presidenti nella sua storia e questo mi fa pensare al
grande Maestrelli che ha regalato anni di serie B e tante soddisfazioni
sportive ai suoi tifosi. Non posso dimenticare i momenti belli
trascorsi con Corrado Orrico. Era un grosso personaggio e anche con lui
sono rimasto in contatto. Addirittura spesso è salito sulla nostra
ammiraglia per seguire la mia squadra Amore & Vita alle corse".
"Ho un ottimo ricordo - prosegue Fanini - anche di mister
Simoni, di D'Arrigo, di Donatelli, di Bianchi, di Sergio Mei, di mister
Viscidi, di Alvaro Vannucchi, di Giusti, di Carruezzo, di Masini, di Di
Gennaro, di Deoma, di Russo e tanti altri come Umberto Consani, Reni,
Giusti. Non voglio dimenticare nessuno, dal magazziniere al capo della
sicurezza, ecc. ma la persona a cui sono più affezionato è il cavalier
Emilio Gioia (nella foto con Silvio Berlusconi e Ivano Fanini).
Credo che in tutta la storia della Lucchese non c'è stato nessun altro
che abbia sostenuto economicamente così tanto la squadra ricevendo solo
problemi in cambio. Spero che possa fare ancora qualcosa per la
Lucchese, anzi gli rivolgo un appello con queste mie righe. Come
dimenticare quando portai tutti in Vaticano, squadra, dirigenti e
famiglie per fargli ottenere la benedizione del Santo Padre Giovanni
Paolo I. Al contrario devo criticare solo il pisano Antonio Magli, che
ha sempre saputo dei problemi anche quando non erano evidenti.
Soprattutto lui, alle mie segnalazioni di allarme in tempi non sospetti
quando arrivò Fouzi, mi ha sempre risposto che non c'era niente di cui
preoccuparsi. E' sempre stato nell'omertà, ma non appena ha sentito che
la barca stava definitivamente affondando è scappato. Peggio di così
non poteva fare".
"E' da elogiare - conclude il vulcanico dirigente ciclistico -
la bellissima iniziativa di alcuni sportivi illustrata da Enrico Luchi
al sindaco con la quale, tra le altre cose, si chiede a vari
imprenditori di fare una sorta di "colletta" per raccogliere i fondi
necessari ad evitare di iscrivere la squadra al campionato Eccellenza,
tramite abbonamenti triennali e sottoscrizione di quote societarie. Per
il bene dello sport lucchese, sono pronto ad aderire immediatamente a
questa iniziativa, comprando quote della società. Invito tutti gli
imprenditori che tengono alla Lucchese ed al calcio a Lucca a fare
altrettanto. Non mi interessa comunque avere un ruolo attivo
all'interno della dirigenza della Lucchese e per questo delegher a
rappresentarmi a qualsiasi tipo di riunione l'amico e tifosissimo
Franco Mei. Quest'ultimo, da me interpellato, mi ha gà dato la sua
disponibilità anche a pagare immediatamente l'abbonamento triennale.
Bella anche l'idea di far sponsorizzare la Ascom con un contributo di
100.000 euro. Quindi per il futuro prossimo non credo ci sia bisogno di
cercare cordate fuori Lucca: basta guardare tutti i nomi sopracitati e
gli importanti imprenditori che abbiamo sul territorio per rendersi
conto che si pu ripartire con stimoli nuovi per tornare in alto. Ed ora
che ci sono problemi gravi, si vedrà chi veramente tiene a cuore alla
Lucchese per farla risollevare, senza guardare al business".