Galleria Rossonera
Oltre cento anni di ritratti e personaggi
Correa si gioca la promozione in serie B con il Padova: "Non abbiamo preso un euro, ma abbiamo tenuto duro e ora siamo a un passo dalla gloria"
17/06/2009 02:26
"Chi è sicuro invece di tornare alla Lazio è Lucas Correa, 24 anni, centrocampista, 12 gol con la Pro Patria in Lega Pro, dopo le esperienze con Lucchese e Gallipoli. L'argentino tornerà quindi alla base e partirà con il resto della rosa per Auronzo, dove Tare e il nuovo allenatore biancoceleste lo valuteranno per capire se è pronto e maturo per entrare a far parte dell'organico della prima squadra". Così recitava, l'altro giorno, il Corriere dello Sport. Vi ricordate Correa, l'argentino dallo sguardo dolce e triste allo stesso tempo, piovuto in rossonero grazie agli uffici di Donato Di Campli, procuratore sia del ragazzo sia di Francesco Di Gennaro?
Ebbene, Lucas ha disputato una stagione straordinaria culminata con la disputa della finalissima play-off del girone A della serie C1 (prima divisione) per l'accesso alla serie B. Ebbene, nella gara di andata a Padova la Pro Patria di Correa ha pareggiato per 0 a 0. Domenica si giocherà il ritorno a Busto Arsizio e anche in caso di pareggio saranno i padroni di casa a centrare la promozione. Quanto a Lucas, questo girovago del calcio è approdato alla Pro Patria (società senza un soldo e, difatti, i calciatori non hanno preso un soldo o quasi e, nonostante questo, hanno viaggiato in prima classe fino all'ultima partita di campionato dannandosi l'anima e sputando sangue) proveniente dal Gallipoli e, prima ancora, dalla Lucchese e dal Lanciano. Argentino, un sinistro vellutato, è stato l'ultimo Under 18 a giocare con sulle spalle il numero 10 di Diego Armando Maradona prima che il numero fosse tolto dalla circolazione in onore al campione biancoceleste di tutti i tempi.
Lucas, una stagione bellissima condita da tanti gol.
"E' vero, è stato un anno fantastico e ora ci manca solo di centrare la promozione in serie B. Un piccolo sforzo ancora e potremo dire di aver fatto un miracolo"-
Contro il Padova basterà un pareggio.
"Sì, ma non illudiamoci. La gara si giocherà tutta sul profilo nervoso e i due risultati a nostro favore contano relativamente. Certo, giochiamo davanti al nostro pubblico".
La società non ha pagato gli stipendi...
"Sotto questo profilo è andata malissimo, ma non ci potevamo fare niente. Speriamo che le cose cambino alla svelta, ma ora concentriamoci su questa finalissima".
Come avete potuto arrivare secondi in campionato con tutti questi problemi economici?
"Perché siamo un gruppo splendido, che si è guardato in faccia e ha capito che l'unico modo per risorgere era quello di lottare fino in fondo".
Tornerai alla Lazio.
"Probabilmente andrò in ritiro con loro, ma non so se resterò oppure andrò nuovamente via. Di sicuro io sto dando il massimo per convincere gli altri che posso giocare in serie A. L'impegno e il lavoro sono tutto per me, io credo nella fatica e nell'applicazione. Il mio impegno è sempre crescente, speriamo che, prima o poi, qualcuno lo noti e lo apprezzi".
La Lucchese è risorta...
"Ho saputo. Sono contento, purtroppo noi non avemmo fortuna. Faccio volentieri un saluto ai tifosi rossoneri. Di Lucca conserverò sempre un bellissimo ricordo".
Gazzetta Lucchese